Francesco Mariani pronto per il finale di stagione

Francesco Mariani con il Presidente A.S.D. Orsa Maggiore Daniele Guardini

Domenica scorsa a Monte Livata abbiamo potuto riabbracciare il nostro campione: Francesco, dopo una serie di impegni nazionali e internazionali, si sta preparando per il tour de force finale, a partire dal weekend del 24/25 settembre in Trentino che assegnerà i tricolori sulla media distanza e nella staffetta.

Da inizio 2022 è un atleta tesserato per la Polisportiva G.Masi di Casalecchio di Reno, anche in virtù della scelta di studiare Statistica a Bologna, ma Francesco ha militato nella A.S.D. Orsa Maggiore dal 2008 (tesserato a nemmeno 7 anni!) fino al 2021 e tutt’ora ci sostiene in qualità di socio. Negli ultimi 4 anni ha mietuto numerosi successi: dopo ben 4 titoli italiani giovanili (3 nella specialità sprint e uno nella long) e diverse vittorie nei circuiti nazionali di Coppa Italia e Sprint Race Tour e addirittura un titolo a staffetta nel Trail-O, il tutto tra il 2018 e il 2020, non possiamo non ricordare lo straordinario successo iridato nella sprint di Kocaeli (Turchia) ai Campionati Mondiali Junior, il 5 settembre 2021.

Titolare indiscusso della Squadra Nazionale assoluta di Corsa Orientamento, quest’anno ha già disputato i Campionati Mondiali ed Europei Assoluti, i Campionati Mondiali Universitari (ottenendo quattro risultati top-15 su altrettante gare disputate) e si è aggiudicato il titolo italiano assoluto Sprint KnockOut.

Abbiamo approfittato della sua presenza alla gara regionale di Monte Livata, parte del suo programma di rifinitura in vista dell’impegno tricolore del weekend successivo, per fargli qualche domanda…

Domenica a Monte Livata hai demolito la concorrenza nella MElite, come hai trovato la gara e il tracciato?

La gara mi è piaciuta molto, come al solito Monte Livata non delude mai. Era un buon mix di zone tecniche e ostiche e altre più fluide ma mai banali, e la distanza relativamente lunga mi ha fatto godere ancora di più di questo bosco. C’è da dire, però, che i tanti metri di dislivello si sono fatti sentire particolarmente sulle mie gambe, che venivano da un training camp intenso proprio qui sui Simbruini, e ora hanno bisogno di scaricare un po’. Riguardo alla mia prestazione, purtroppo non posso ritenermi completamente soddisfatto per un errore di due minuti, forse dovuto a un calo di concentrazione in una zona un po’ più scorrevole. Ma non mi lascio prendere dai rimpianti, si fa esperienza anche così.

Nei giorni precedenti questa gara ti sei allenato molto in carta, per preparare campionati italiani middle e staffetta del prossimo weekend: come sono andati gli allenamenti e quali aspettative hai per la rassegna tricolore?

Ho fatto tre giorni di allenamenti intensi sfruttando anche qualche gara vecchia per avere un confronto in termini di tempo. Ho lavorato su aspetti diversi e ne esco stanco ma molto soddisfatto… e con ancora tutti i tendini a posto! Ho usato gli ultimi giorni prima della ripresa dell’università per fare un full immersion nelle specialità di bosco in vista delle prossime gare nazionali e anche, soprattutto, l’ultimo round di Coppa del Mondo in Svizzera. Riguardo agli italiani, nella middle punto a fare una gara pulita senza troppa agitazione, il risultato verrà poi di conseguenza; nella staffetta sarò in prima frazione e spero di figurare bene e di dare il cambio ai miei compagni in ottima posizione.

Tra campionati europei, mondiali assoluti e universitari e prove di coppa del mondo per te è stata un’estate molto intensa insieme alla Squadra Nazionale: come hai approcciato questi grandi eventi e come hai vissuto la competizione con i più grandi orientisti del momento?

Di gare internazionali ne ho fatte molte questa estate e non mi sono mai voluto tirare indietro, perché sono quelle che più mi divertono e mi danno la possibilità di confrontarmi con i migliori del mondo; per questo quando c’è la possibilità rispondo sempre presente. Ho avuto alti e bassi durante queste prove, ma mi sono sempre presentato alla partenza con serenità e con la voglia di fare bene e di vedere a che livello fossi rispetto al top del top. I risultati migliori mi hanno dato fiducia e stimoli per migliorare ancora negli anni a venire, ma anche i risultati peggiori sono stati di grande aiuto: mi hanno dato la possibilità di capire dove sbaglio e di lavorare su quegli errori per arrivare preparato negli eventi futuri.

Per chiudere, una domanda-nostalgia: qual è il ricordo, il risultato, la gara o l’esperienza che ricordi con maggior piacere con la maglia dell’A.S.D. Orsa Maggiore?

Ne ho vissute tante di esperienze con questa maglia in tutti questi anni. Non saprei scegliere solo un ricordo, quindi ne scelgo due, uno di squadra e uno individuale. Il primo risale al 2017, ai campionati italiani staffetta, dove cogliemmo un 7° posto storico per una società piccola come la nostra davanti ad altre molto più blasonate di noi. Mi ricordo l’ansia di partire così davanti in ultima frazione, addirittura davanti alla Pol.Masi (mia attuale società), ma ancora più vivido è il ricordo del maltempo di quel giorno. E proprio dal maltempo i due ricordi sono collegati, perché l’altra gara che mi è rimasta impressa è stata la Coppa Italia al Corno alle Scale del 2021. Dopo quasi un’ora e quaranta di gara sotto la burrasca e in mezzo alla nebbia, giungo al traguardo stremato; poco dopo, incredulo, scopro di aver vinto di 8 minuti sul secondo, un risultato per me sensazionale in una gara in bosco. Quella è stata l’ultima gara nazionale che ho corso con i colori dell’Orsa, ed è curioso il fatto che fosse organizzata dalla Pol.Masi, quasi come a sancire il passaggio da un club all’altro.