01/06/2013 – Subiaco – Campionati Italiani sprint

Di scena nella “Capitale” della Valle dell’Aniene i quarti Campionati Italiani organizzati in 6 anni dal Gruppo Orientisti Subiaco: dopo i long/staffetta del 2007 e i middle del 2010, quest’anno è la volta degli sprint a completare il quadro delle specialità della Corsa Orientamento. Tanto di cappello a una società che pur a conduzione familiare è riuscita negli ultimi 10 anni a offrire eventi nazionali e, addirittura, internazionali di massimo livello con una frequenza che farebbe invidia a team ben più strutturati.

Ci attende un pomeriggio all’insegna di pioggia, ripide scalinate, discese scivolose e lettura frenetica della carta per condurre al termine i percorsi progettati del “caro” Remo Madella: insomma, una sprint in centro storico ai suoi massimi livelli!

Io e Arianna condividiamo l’esperienza della “quarantena”: gli atleti Elite (che siano degni o meno, come il sottoscritto, di tale categoria) hanno l’obbligo di presentarsi in zona partenza da subito, per evitare contatti e scambi di informazioni con chi ha già concluso la propria gara. In attesa di prendere il via, alcuni tra i più forti atleti mettono a punto muscoli e cervello… giocando a bocce!

E arriva il momento della partenza: si parte e subito si fanno i conti con il fondo viscido e scivoloso; si deve correre col freno a mano tirato… poco male perché di questi tempi non eccello proprio per velocità di corsa! Il percorso “alto” alterna ripide scalinate che ti lasciano sulle ginocchia e senza più fiato a più rari allunghi “in quota” in cui il ciottolato bagnato e l’acido lattico limitano decisamente la falcata. Esco più o meno indenne da questa prima frazione di gara, raggiungo il punto spettacolo nella parte bassa e via verso il “trappolone” finale, in cui solo studiandosi in anticipo il percorso (ma quando?!?) si riuscirebbe ad evitare giri più larghi e secondi buttati al vento. Lascio forse venti secondi con le mie scelte sicuramente non ottimali (e me ne rendo conto quando sono costretto a un “angolo acuto”) e mentre me ne vado via, rasentando il fiume, vedo lì Remo che si gode lo spettacolo che lui stesso ha messo in scena in quella piccola porzione di carta. L’arrivo è in leggera salita, ancora uno strappo finale, quindi il momento della verità… e, una volta tanto, anche della soddisfazione: “primo”, fino a quel momento! E’ vero, tutti i più forti partiranno nel finale e il risultato finale parlerà di un mesto 17mo posto (su 45), ma si tratta comunque del miglior risultato, finora, a un campionato italiano sprint, specialità molto avara di soddisfazioni, men che meno quando si è poco allenati.

L’Orsa Maggiore, oltre al debutto ufficiale della nuova maglia da gara, ricorderà a lungo questa gara per la vittoria schiacciante in M12 di Francesco, già terzo agli sprint dell’anno scorso a Madonna di Campiglio… la curiosità di vederlo al debutto nelle categorie agonistiche l’anno prossimo è veramente tanta!